sabato 6 ottobre 2007

Un punto di vista

In Lombardia, soprattutto nei piccoli centri sviluppatisi nelle vicinanze delle aziende industriali, l’automazione sempre più estesa delle macchine, la riorganizzazione delle industrie, la delocalizzazione o la cessazione dell'attività delle stesse suscitano una grave preoccupazione per l’occupazione tra gli abitanti, anche se lo sviluppo del terziario avanzato nelle grandi città riesce ad assorbire gran parte della manodopera in esubero nelle industrie.
Ciò determina una riconsiderazione dell’occupazione: mentre prima i giovani entravano facilmente nelle industrie, oggi incontrano maggiori difficoltà; inoltre la nuova generazione, che ha conseguito una scolarizzazione superiore, cerca un’occupazione nell’amministrazione pubblica e nei servizi, occupazione che spesso era snobbata dai padri, anche per una remunerazione inferiore di quella che potevano guadagnare nell’industria.
I giovani inoltre devono dividere i vari posti nei servizi pubblici con i meridionali, che, a loro volta, non trovando lavoro, con sacrifici propri e dei propri familiari si erano dedicati da tempo agli studi e purtroppo sono dovuti emigrare affrontando ulteriori gravi sacrifici economici ed affettivi. Oggi alla cronica emigrazione dal Sud Italia si unisce l’emigrazione dai paesi comunitari e extracomunitari aggravando la situazione.In questa circostanza di gravi mutamenti socio-economici in atto da tempo si alimenta la Lega Nord, che invece di affrontare con realismo e razionalità i problemi delle trasformazioni economiche mondiali, sostiene e alimenta l’emotività che da tali circostanze emergono, mitizzando alcuni eventi storici o creandone di nuovi. La Lombardia che per decenni ha sostenuto il capitalismo e l’economia di mercato internazionale per espandere la propria industria, oggi viene tentata dalla Lega ad arroccarsi e a difendere il proprio vantaggio, i cittadini e gli imprenditori della Lombardia sapranno fare le giuste scelte politiche per limitare e annullare tale movimento. L’emotività, la paura, la mitizzazione hanno in passato creato enormi guai all’Italia.

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