domenica 14 febbraio 2010

Il cuore e la testa

I ragazzi crescono e scoprono il mondo circostante, si confrontano con il mondo degli adulti e dei coetanei, e intanto vanno disegnando il loro ruolo futuro nella società. L'esperienza quotidiana, il comportamento dei genitori e degli altri familiari, la scuola con gli insegnanti e i compagni, le varie discussioni in cui vengono coinvolti, i vari avvenimenti vissuti direttamente o acquisiti tramite le varie letture offrono il complesso materiale, che ciascuno elabora in modo originale con la propria immaginazione: sogni, utopie, miti, modelli di vita.
Nannina progettava la sua vita futura, quando Marco, colpito dalla sua bellezza e dal suo fascino, cerca in tutti i modi di raggiungerla per esprimerle il suo amore.
All'epoca nel paese, ancora prevalentemente agricolo, i ragazzi e le ragazze non avevano facili occasioni di incontro, e Marco cerca di farsi notare aspettando Nannina all'uscita dalla maestra di cucito, quindi le fa pervenire il suo messaggio d'amore.
Nannina vive un momento di smarrimento, ha visto il ragazzo che la fissava con grande affetto e subito in lei si sprigionano delle vibrazioni di sintonia, è un ragazzo simpatico, ma non corrisponde al ragazzo dei suoi sogni e quindi ritarda a dare un riscontro positivo.
Marco è innamorato, non si arrende e cerca di essere sempre più vicino al suo amore.
Quando torna dal lavoro dei campi non va direttamente alla sua casa, ma passa vicino a quella della ragazza.
Intanto ha cambiato il nome della mula che traina il suo carro, le ha dato il nome Nannina, e passando vicino la casa della ragazza, fingendo di sollecitare la mula, le grida “dai Nannina! dai Nannina!”.
La giovane Nannina, che ha capito la trovata di Marco, corre a guardarlo nascosta dalla tenda della finestra.
Passano dei giorni e Nannina si confida con il fratello maggiore, che dalla morte del padre, ne ha assunto veci: “conosci Marco? È un ragazzo simpatico, ma... è analfabeta, è un contadino...” Peppino, il fratello maggiore, che conosceva Marco per aver in alcune occasioni lavorato insieme, la rassicura “è un ragazzo laborioso e serio... e la famiglia, dignitosa, si sostiene da lavoro agricolo dei componenti maschi nell'azienda famigliare”. Non dà peso alla preoccupazione della sorella per il fatto che non sappia leggere e scrivere, perché all'epoca nel paese l'analfabetismo erano una condizione diffusa anche tra i giovani.
Nannina riflette ancora per qualche giorno, quindi rendendosi conto della realtà in cui vive, rinuncia al sogno del suo principe azzurro, e si lascia trasportare dalla simpatia che il giovane Marco le suscita e gli fa pervenire un messaggio di assenso alla sua richiesta.
Si incontrano alcune volte furtivamente e intanto preparano il giorno del fidanzamento, quando i genitori di lui andranno dalla casa della ragazza per manifestare ufficialmente la seria volontà del ragazzo e portare l'anello.
Trascorrono alcuni mesi, durante i quali Marco va spesso a casa della fidanzata. Condividendo simpatia, amore e stima reciproca fissano il giorno del matrimonio.
Sbrigato le dovute formalità, nel dicembre del 1934, celebrano secondo i costumi dell'epoca la loro unione.

venerdì 5 febbraio 2010

Un'amicizia può determinare il proprio destino

Nannina, raggiunta l'età scolastica, viene iscritta dalla mamma alla scuola elementare del paese. La piccola con un po' di tristezza deve staccarsi dal nido materno, ma ecco che si trova con tante altre coetanee controllate dall'attenta e premurosa maestra. Gioca, famigliarizza con le altre bambine e intanto incomincia a tracciare i primi segni sui fogli bianchi del quaderno.
Col tempo, con la guida della maestra, e con le premure della mamma e delle sorelle maggiori, imparerà a leggere e scrivere.
Dopo i primi apprendimenti, maturerà il gusto per la lettura, per l'arte, per il bello che le farà superare con facilità e con buoni risultati le scuole elementari.
Intanto farà tante amicizie, ma con Cecilia si legherà in modo speciale tanto da essere condizionata nella sua scelta di vita.
Superato il quinquennio delle scuole elementari molte ragazze non proseguivano gli studi, per dedicarsi alle faccende domestiche o lavori di sartorie per prepararsi ad essere brave donne di famiglia e mamme.
Poche ragazze proseguivano gli studi.
A Nannina, visto il buon esito riportato nel corso degli studi elementari, le era stata offerta la possibilità di proseguire gli studi e si iscrisse alla classe superiore, invece a Cecilia i genitori non gli consentirono l'iscrizione alla stessa classe.
Le due bambine, unite da una forte simpatia reciproca, cercarono di contrastare la causa della loro separazione, seguendo ciascuna la strategia che ritenne più opportuna, difatti contrastante l'una dall'altra: mentre Nannina chiedeva alla mamma di ritirarsi dalla scuola, Cecilia sollecitava i suoi genitori di permetterle di proseguire gli studi.
I genitori di Cecilia, che economicamente erano in migliori condizioni della famiglia di Nannina, concessero alla figlia di riprendere gli studi.
Anche la mamma di Nannina, cedette alle istanze della figlia e le permise di ritirarsi dalla scuola.
Quando Nannina si rese conto dei piani incauti che aveva seguito lei e l'amichetta, ritornò a chiedere alla mamma di riprendere gli studi, ma la mamma, seguendo una logica diffusa tra i genitori dell'epoca che non consentiva di soddisfare i capricci dei figli, non ritornò più sulla decisione già presa e Nannina non continuò gli studi. Anche Cecilia, dopo alcuni mesi, si ritirò dalla scuola.
L'amicizia, che rafforza gli animi nelle fatiche, può determinare il loro destino.
Nannina, come tante ragazze della sua età, frequentò una maestra di sartoria da donna, e qui ogni giorno si recava per imparare a cucire e poi a confezionare gli abiti.
La maestra, con le allieve più anziane e più brave, rilevava le misure delle clienti e, rispettando i loro gusti, tagliava le varie parti del vestito; le altre con abilità e precisione cucivano a mano. Quando l'abito era confezionato richiamava la cliente interessata, provava su di lei il vestito, quindi secondo le necessità o lo faceva confezionare per la consegna, oppure operava i dovuti ritocchi richiesti.
Presso la maestra conobbe altre amiche con cui condivise il lavoro e i momenti di svago, fino a quando un giovanotto non si innamorò di lei e si legarono per tutta la vita.