lunedì 15 giugno 2009

Il dialogo

Le relazioni tra gli individui sono connotate da rapporti emozionali e da dialoghi. Le emozioni sono difficili da comprendere e gestire, apparentemente sembra più facile analizzare il dialogo.
Il dialogo è lo strumento di comunicazione più semplice e più connaturale all'uomo, con esso si trasmettono da un individuo ad un altro sentimenti, conoscenze … Tramite la ricerca e la comunicazione si sviluppano la scienza e la cultura in genere.
Il dialogo, questo strumento primordiale e ineludibile, si articola e si infrange in tanti rivoli, che, invece di confluire nello stesso alveo, entrano in contrasto tra loro, sconvolgendo il sereno sviluppo della comunicazione e del progresso culturale; spesso sembra ricomporsi in tratti sereni, per poi scomporsi in correnti più conflittuali.
Le difficoltà del dialogo dipendono dalla natura stessa degli individui: l'unicità dell'individuo è determinata, oltre che dai connotati fisici e spirituali propri di ciascun uomo, dalla specificità della vita vissuta e dell'esperienza culturale. Da tali circostanze emergono punti di vista individuali che non permettono di decifrare univocamente un medesimo evento.
Inoltre nel corso della vita, nelle varie circostanze esistenziali, emergono bisogni e interessi contrastanti tra i vari individui, i quali, cercando una giustificazione a proprio vantaggio, interpretano gli eventi in modo diverso dagli altri, spesso scontrandosi con questi, solidificando ancora di più il proprio punto di vista. Il dialogo diventa difficile o impossibile.
Un esempio emblematico è quanto viene narrato nel “Mito della caverna” di Platone: quando lo schiavo, che si era liberato dai vincoli, che lo tenevano legato con altri costretti a vedere le ombre, dopo aver visto il sole (la verità), vorrebbe comunicare la propria esperienza a coloro che continuavano ad essere legati, costoro non solo non credono a quanto racconta ma lo deridono e lo picchiano.
Quanto narrato da Platone esplicita la difficoltà di addivenire ad un accordo tra chi ha una visione materialistica e chi ha una visione idealista della vita. Se a questi contrasti ideologici si uniscono la voglia di autoaffermazione, gli interessi economici o culturali, la divisione viene esaltata e il dialogo invece di essere strumento di comunicazione e di conciliazione, diventa causa di scissione e di conflitto.
È utopico che tali contrasti possano essere eliminati del tutto, tuttavia è necessaria una disponibilità all'ascolto per tentare di comprendere il punto di visto dell'interlocutore. Se ciò non porterà ad una condivisione immediata, certamente avvierà una riflessione interiore per un futuro “convincimento”. Anche se difficile, il dialogo è l'unica possibilità di relazionarsi pacificamente.

Dialogo e solidarietà

Perché piangi uomo?
Perché ti lamenti?

Chi sei tu,voce?
Non vedi da quanta fatica sono oppresso
e quanti nemici mi circondano?
È questa la vita?

Perché lavori?
Perché il tuo vicino è nemico?
Lavoro perché ho moglie e figli,
ho bisogno di pane.
Il mio vicino mi spia,
vuol togliermi quanto guadagno.

Tu vivi, uomo, d'amore per te e per i tuoi,
non vedi degli altri l'amore.

Ascolta questa tenue voce:
parla, ascolta il tuo vicino,
condividi con lui i tuoi problemi
e la solidarietà vi salverà.
GC73