venerdì 27 giugno 2008

Il ciclo della vita

Non è necessario essere un grande esperto di biologia per capire che in natura esistono dei cicli biologici: l'acqua evapora e forma le nuvole, queste danno la pioggia che ridistribuisce l'acqua agli essere viventi... L'alimentazione oltre al nutrimento genera anche sostanze organiche per le piante... La nascita e la morte sono il ciclo della vita...
Gli uomini, per la loro sopravvivenza, forzano la natura a incrementare i propri frutti. Con l'esperienza accumulata in millenni di attività, l'uomo ha appreso tecniche sempre più sofisticate per aggredire la natura e costringerla ad offrire nuovi prodotti, ma spesso ha avuto di mira i vantaggi immediati senza prendere in seria considerazione l'interruzione dei cicli della natura, creando in tal modo dei gravi disastri ecologici.
I fiumi sono diventati putridi per l'abitudine di scaricare i reflui delle industrie, le fonti di acqua potabili sono sempre più malsane, i campi dove vengono smaltiti i rifiuti non sono più produttivi, la stessa aria diventa irrespirabile diffondendo malattia e morte.
Da tempo si è diffusa una cultura ecologica soprattutto nelle regioni in cui c'è stato un maggiore sviluppo industriale, e ci si è reso conto della necessità di ripristinare i cicli interrotti della natura. In un convegno tenutosi a Busto Arsizio, a cura dell'Associazione degli industriali negli anni '80, si affermava con orgoglio l'esaltante valenza della scienza contro la cultura umanistica, e tra l'altro si rispondeva, con grande fiducia, a chi evidenziava i disastri ecologici creati dalla scienza che la stessa scienza avrebbe risolto i problemi da essa posti.
Oggi, da quelle poche notizie che ho, in molte regioni si sta provvedendo a depurare i fiumi, a riciclare i rifiuti solidi urbani; anche molte industrie cercano di ridurre il negativo impatto ambientale, con l'abbattimento dei fumi, con la depurazione delle acque, con la riduzione degli scarti e con uno smaltimento più oculato degli stessi.
Vorrei sperare nella capacità dei ricercatori di ripristinare in tutti gli ambiti produttivi i cicli della natura per permettere alle future generazione di vivere in un mondo salubre.
É necessario per difendere la vita la responsabile solidarietà della scienza, delle attività produttive e della “comunità politica”.

Argomenti correlati:

Un paese senza immondizia
Il problema spazzatura
2008 Napoli assediata dalla spazzatura

Nessun commento: