sabato 9 novembre 2013

Il rischio


 
Siamo soliti distinguere la conoscenza sensibile da quella intelligibile, di fatto non esiste l’una senza l’altra e spesso si identificano o si intrecciano. L’uomo per la conoscenza usa tutte le sue facoltà sensoriali e mentali che formano una unica identità.

La conoscenza si basa sull’analisi di qualcosa che ci interessa e ha suscitato la nostra curiosità e il nostro interesse. L’analizza e ritiene di comprenderla quando ha scoperto una causa che l’ha prodotta.

In realtà ogni essere fa parte di una entità complessa ed è determinata dalla concorrenza di infinite relazioni che non è dato alla ragione di coglierle nel loro insieme. Perciò la conoscenza, anche quella scientifica, contiene ampi ambiti di oscurità o di probabilità.

Ne consegue che ogni scelta, ogni decisione, comporta un notevole margine di rischio.

Con tale rischio dobbiamo convivere e sperare che la volontà di operare a fin di bene possa conseguire esiti positivi e comunque non negativi.

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