sabato 18 febbraio 2012

Tra l'esistente e la realtà c'è un rapporto di conoscenza

Ogni esistente ha una particolare reazione alla realtà circostante: tutti reagiscono ad essa e si adattano alle condizioni che essa offre. Gli animali hanno reazioni più complesse e manifestano varie capacità di memoria e di apprendimento che permettono loro l’adattamento all’ambiente e il superamento delle varie difficoltà per la sopravvivenza oltre alle varie forme di organizzazione ‘sociale’.
L’uomo, oltre ad un adattamento istintivo alla realtà circostante, ha un particolare rapporto con essa, la conoscenza. Con questa cerca di definire ogni oggetto, con cui viene a contatto, quindi cerca di determinarne le cause e il fine.
Con la rivoluzione scientifica, prestando maggiore attenzione ai dati dell’esperienza, ovvero come diceva Galilei ai dati oggettivi, misurabili e quantificabili, e alle loro relazioni privilegiando il principio di causa, si è giunti alla conclusione che il mondo, secondo la definizione di Newton, sia una grande macchina (visione meccanicistica del mondo). Tutti gli eventi della vita sarebbero legati tra loro con vincoli necessari ovvero seguendo quasi un percorso di una macchina, ad ogni azione ne consegue una reazione uguale e contraria.Tale atteggiamento conoscitivo ha permesso la conoscenza di tanti elementi della realtà, che opportunamente manipolata ha offerto dei vantaggi all’umanità.

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