Ho seguito con piacere e interesse lo spettacolo teatrale re[L]azioni.
L’attrice Bianca Nappi ha presentato i due monologhi di Neil LaBute, con grande
efficacia, trascinando il pubblico nei labirinti del pensiero dell’autore, con una
recitazione avvincente e coinvolgente. Attraente è stata quando, rivolta verso
il pubblico, ha inveito contro lo spasimante. Brava Bianca nel rendere reale sulla
scena ogni evento che racconta.
I due monologhi, anzi tre, riferiscono tre stati d’animo
differenti in qualche modo unificati dalla immediatezza della reazione, e dalla
visione estetica delle circostanze.
Una donna in attesa è tradita dal suo uomo, pertanto decide di cogliere dell’amore l’esaltazione del
piacere non ripetibile; "uno, uno per una volta", la relazione rimane sensuale,
superficiale, viene meno in lei la fede nell'amore grande, duraturo, eterno.
Inveire contro l’Islamismo in modo paradossale ed esaltare l’operato del presidente Bush, se
può essere una reazione comprensibile, una reazione immediata all’attentato
dell’11 settembre, che giustamente richiede l’individuazione e la punizione dei
colpevoli, non può essere trasformata in guerra di cultura (o di religione).
Si sarebbe trascinati nello stesso fanatismo e acuirebbe ancora di più la
radicalizzazione culturale, per cui la critica della scelta politica di Obama mi sembra
esagerata.
Anche l’invettiva contro il corteggiatore è una reazione forte, immediata, della donna che vuole difendere la propria dignità e libertà, nei confronti dell'uomo che la vorrebbe legata a sè con un vincolo di subordinazione.
La libertà è la possibilità di autorealizzarsi di scegliere il proprio modo di vivere, ciascuno con la propria bellezza e con i propri rischi. E' l’esistente (uomo o donna) che porta il peso della scelta, sperando che non cadi nell’angoscia...
La libertà è la possibilità di autorealizzarsi di scegliere il proprio modo di vivere, ciascuno con la propria bellezza e con i propri rischi. E' l’esistente (uomo o donna) che porta il peso della scelta, sperando che non cadi nell’angoscia...
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