sabato 21 agosto 2010

Leader

Ogni individuo, vivendo nel proprio ambiente, progetta secondo la sua esperienza e il suo punto di vista, progetta il suo futuro, disegnando le linee di condotta del proprio comportamento.
Nella vita pratica, dovendo vivere con altri individui, deve confrontarsi necessariamente con loro. Ciò avviene già dai primi anni di vita, lo sanno bene i genitori e gli insegnanti dell’infanzia, che con tanto amore e pazienza devono aiutare i propri piccini a socializzare con fratellini e amici.
Gli eventi della vita, l’ambiente socio-economico-culturale, lo sviluppo psico-fisico, il confronto con gli altri conformano la personalità degli individui e condizionano le relazioni sociali.
Nella vita di gruppo, a seconda dei condizionamenti e delle capacità acquisite, emergono i vari ruoli di mansione e di comando. Tali ruoli nascono nel gruppo e in relazione al gruppo, per cui sono funzionali a questo, tuttavia non viene meno in ciascuno la tendenza alla libera progettazione del proprio futuro.
Queste due esigenze, la libera creatività e la necessaria condivisione con gli altri, coesistono in ogni momento dell’esistenza, e si esplicitano in vario modo nei vari ambienti in cui si esplica la vita umana.
Coloro che hanno avuto o hanno acquisito la responsabilità di coordinare o di dirigere i gruppi di lavoro o le società economiche o i partiti politici devono essere consapevoli di tali esigenze. Leader diventa colui che ha capacità di iniziativa, che riesce a coinvolgere gli altri nei progetti ideati e che sa farsi accogliere dagli altri.
Il leader è un buon coordinatore, è colui che sa creare armonia in un gruppo, che esercita la sua funzione con autorevolezza senza sacrificare la creatività e la volontà di collaborazione dei componenti il gruppo. È colui che sa fare squadra, ovvero che sollecita la solidarietà e la compartecipazione di tutti, facendoli sentire parte attiva della comunità.
Un’eccessiva autostima, potrebbe suscitare un senso di superiorità sugli altri, e questi potrebbero reagire stabilendo un distacco e nutrendo un senso di indifferenza se non proprio di avversione verso il capo. Le relazioni tra il gruppo o la comunità e il capo, apparentemente improntato da rispetto dei ruoli specifici, in pratica diventano freddi, poco creativi e produttivi e potrebbero sfociare in una situazione conflittuale.

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