Zio Giacomo
e zia Margherita, ormai ultra ottantenni trascorrevano l’ultima fase della loro
vita, in una piccola casa, che non aveva neppure un balcone che si affacciava
sulla strada. Preferivano trascorrere gran parte del tempo in terrazza, dove
avevano un locale, adibito a cucina.
Avendo
trascorso gran parte della vita in campagna, ora preferivano vivere ancora all’aria
aperta, ascoltando il cinguettio dei passeri e in primavera lo stridio delle
rondini. Quando si ritiravano gli ultimi raggi di sole, scendevano nel piccolo
appartamento per seguire i programmi televisivi, finché non si assopivano; era
l’ora di andare a letto.
Mario andava
spesso a fare visita ai vecchi zii con i quali si tratteneva dialogando per
qualche tempo. “Buon giorno zii, come state?” al saluto del nipote lo zio
rispondeva sornione: “Cristo (Dio) si è dimenticato di noi” oppure “Cristo non
ha più posto, vedi quante disgrazie, quanti morti ci sono ogni giorno” si
riferiva agli incidenti, alle guerre, di cui aveva notizie dalla televisione.
Zia Margherita subito interveniva precisando in dialetto: “Carne triste
(cattiva) non la vuole Cristo” per significare che forse non erano ancora buoni
e pronti per essere accolti da Cristo.

“Eventi
tristi! - commentava zio Giacomo - che non avvengano mai più!”.
Il sole si
nascondeva dietro l’orizzonte, gli zii si apprestavano a scendere giù nel loro
piccolo appartamentino, Mario saluta: “Ciao, arrivederci!”
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