In Parlamento per scelte
politiche, per opportunismi dei partiti, per varie valutazioni tecniche la
discussione sulla legge elettorale non fa progressi, in assenza di una efficace
attività parlamentare ancora una volta sarà la Magistratura ad assumere delle
responsabilità spettanti al Parlamento.
Da cittadino ritengo che la
legge elettorale in un Paese democratico moderno debba rispondere a due
fondamentali principi: 1) La rappresentanza popolare 2) la Governabilità del
Paese.
Per garantire la rappresentanza
popolare sarebbe giusto che tutti i partiti fossero presenti in Parlamento con
una rappresentanza proporzionale al consenso ricevuto nelle elezioni; inoltre i
rappresentanti parlamentari dovrebbero essere espressione delle varie esigenze
territoriali, quindi dovrebbero essere eletti in piccoli collegi con liste di
candidati o con un solo candidato per lista, in questo caso il candidato di
ciascun partito dovrebbe essere definito tramite primarie.
Per garantire la governabilità
intravedo due possibilità: 1) dopo le elezioni con il sistema proporzionale, il
Presidente della Repubblica, considerato gli esiti delle elezioni, nomina il Capo
del Governo che predispone l’esecutivo e ottiene la fiducia dal Parlamento, se
questo nel corso della legislatura lo vuole sfiduciare, ne deve proporre
contemporaneamente un altro (una volta si diceva sfiducia costruttiva) in caso
contrario rimane in carica il Governo esistente. 2) dopo le elezioni con il
sistema proporzionale si potrebbe seguire altre vie, se nessun partito consegue
la maggioranza e non si vuole formare un governo di coalizione. - Se il maggior
partito consegue la maggioranza da 40% in su, a questo potrebbe essere
attribuito un premio di maggioranza fino a conseguire il 51% dei seggi in
Parlamento, distribuendo in modo proporzionale la restanza rappresentanza agli
altri partiti. - Oppure, ferma restando le elezioni con sistema proporzionale,
se dalle elezioni non emerge un partito con maggioranza assoluta, si potrebbe attribuire
a tutti i partiti il 20% di rappresentanza parlamentare e fare le elezioni in
secondo turno tra i due partiti di maggiore rappresentanza in modo tale da
attribuire la maggioranza assoluta del 51% al partito risultato maggioritario
nel secondo turno e una rappresentanza significativa al secondo partito, derivante
dal numero dei rappresentanti del primo turno e i restanti voti del secondo
turno.
NB.
1.
I seggi in
Parlamento devono essere attribuiti dopo il secondo turno, in modo da non
creare la condizione detta volgarmente dell’anatra zoppa.
2.
Per non
frammentare il Parlamento, si potrebbe porre lo sbarramento, stabilire per es.
una soglia del 4% o 5% dei consensi totali per accedere in Parlamento.
3.
Considerato
le passate esperienze visto la fragilità delle stesse dopo le elezioni, non
vale la pena fare delle coalizioni pre-elettorali.