Ogni volta
che il popolo partecipa alle lezioni è sempre un segno di democrazia, e
senz’altro parteciperò, ma che senso dare a queste primarie? È una selezione
dei rappresentanti dei partiti che partecipano alla coalizione o la selezione
degli indirizzi politici all’interno di un partito?
Nelle
primarie del centro sinistra mi sembra ci sia una confusione dell’una e
dell’altra, ancora più confuse mi sembrano, secondo quanto apprendo dalle
notizie che mi pervengono dai giornali, le primarie del PDL.
In un
partito democratico dovrebbe esserci un dibattito interno sull’ indirizzo politico
e sui programmi, per addivenire tramite i congressi di base e il congresso
nazionale ad una sintesi e all'elezione di un segretario e una presidenza che
deve rappresentare e governare tale sintesi anche in relazioni con gli altri
partiti presenti o no in Parlamento. Non
mi sembra opportuno che il segretario e le direttive della Direzione vengano
messe in discussione al momento delle elezioni politiche o di quelle
amministrative. Così facendo si rimette in discussione tutta l’attività dei congressi
precedenti e dell’operato del segretario e della direzione eletta da questi. Se
nel partito emergono nuove esigenze e nuove linee politiche è necessario che
all’interno del partito si discutano e si risolvano con un congresso. Altrimenti
si affrontano le lezioni con poca chiarezza e divisi, quindi con un partito a
rischio di sconfitta.
Diversa è la
circostanza in cui più partiti si presentano in coalizione e chiedono ai
cittadini, che condividono il loro progetto, di eleggere un rappresentante che
possa rappresentare tale progetto comune. È una prima sintesi politica prima di
giungere al confronto elettorale decisivo.
Ritengo che
queste riflessioni possano valere per tutti i partiti e le varie coalizioni.